in Cercando il 2
“Cercando il 2” prende ispirazione da un quadro del pittore Indermaur in cui sono rappresentati un uomo e una donna che, a partire dalle loro rispettive salite, si lanciano in un abbraccio sospeso nel vuoto.
L’opera rappresenta il tentativo disperato dei due di trovare un equilibrio possibile come nuova unità duale, e riesce a trasmettere la forza dell’abbraccio, l’urgenza del contatto, la sua precarietà e la volontà dei due di rimanere aggrappati all’altro come ancora di salvezza.
I due personaggi si sentono, si cercano e si sfuggono. Non sanno se e come avvicinarsi all’altro. Ma avvenuto l’incontro, proprio quando pensano di essere ora completi e in equilibrio, tutto è da rifare e nasce l’urgenza di liberarsi dalla faticosa precarietà della quotidianità. Un uomo e una donna, come funamboli, giocano sul filo di un equilibrio cercato, voluto, ma difficile e precario…
Cercando il due parla del bisogno dell’uomo di condividere il suo percorso con l’altro, e allo stesso tempo della difficoltà di riuscire a camminare insieme.
La danza dei protagonisti si svolge su un piano inclinato, che riproduce la pendenza presente nel quadro. Il suono viaggia anch’esso in uno stato di perenne trasformazione in relazione a ciò che avviene sulla scena.
Idea coreografica: Serena Marossi
Danza: Serena Marossi e Andrea Valfrè
Musica: Alberto Boccardi (aBP)
Struttura scenografica: Simone Moretti
La performance è stata presentata all’interno del Festival LeCittàSottili2010: