…..è inutile stabilire se Zenobia sia da classificare tra le città felici o tra le città infelici.
Non è in queste due specie che ha senso divider le città,ma in altre due:quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare forma ai desideri e quelle in cui i desidero o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati
Le Città Invisibili, Italo Calvino
Zenobia è un progetto avviato nel 2011 e riproposto con buona risposta del pubblico nei due anni successivi, che scaturisce dal desiderio del gruppo di essere parte attiva della vita culturale della nostra città, cercando di rimanere il più possibile a contatto col territorio, le persone e le aspettative di chi, come noi, abita e vive quotidianamente Milano e il suo hinterland. Il Festival è declinato secondo diversi linguaggi artistici che spaziano dal teatro, alla danza, alla musica, passando anche attraverso “l’arte culinaria”, per dare vita a tre appuntamenti caratterizzati da un’ampia programmazione, che possano coinvolgere un pubblico eterogeneo. Nell’ottica del sostegno alla produzione artistica, oltre che alla sua promozione, in ogni edizione del Festival LeCittàSottili individuano un progetto specifico da sostenere, mettendo a disposizione competenze tecniche e artistiche per la realizzazione e la sua presentazione all’interno del Festival.
Zenobia è un festival nomade, itinerante, che abita diversi spazi della metropoli: spazi indipendenti e attivi sul territorio, a noi affini per sensibilità culturale e comune desiderio.
Zenobia abita spazi non canonicamente teatrali, luoghi nei quali cogliamo suggestioni e potenzialità, individuando una propria specifica “teatralità”, anche se non manifesta e dichiarata.
Zenobia indaga l’architettura stessa dello spazio (anche aperto), la natura e la diversità dei singoli spazi che compongono la struttura ospitante, rintracciandone la potenzialità, ridisegnandone la geografia e cogliendone le molteplici possibilità di attraversamento.
Il festival si nutre delle suggestioni che riceviamo dagli spazi e si costruisce attraverso la collaborazione e il costante confronto con gli artisti che invitiamo e con chi ci ospita, nell’ottica di consentire al nostro pubblico di confrontarsi con più scenari e atmosfere.
Questo è il Festival Zenobia, un vaso da aprire senza cautela ma con tanta curiosità, un intrecciarsi di immagini, contenuti e suggestioni, la nostra città immaginaria nata dal sogno e costruita sulla realtà.
I progetti sostenuti nelle varie edizioni del Festival Zenobia sono:
2014 Quattrostorie di e con Giulia Frova, Elisa Peruzzi, Giulia Damonte, Rosa Lanzaro
in collaborazione con il Teatro Mangiafuoco
2013 Stranger in my own country _Zone di Confine di e con Barbara Calì
2012 Se la pioggia mi nutre di e con Paola Pizzingrilli
2011 Piccole Marquisakis di e con Hélène Gautier, Mairi Pardalaki, Francesca Saraullo
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2011_In the pipeline (ovvero prima di Zenobia)